Ofelio Baronti
Memorie della Resistenza Pistoiese
Nella frazione di Canapale un cippo posto di fronte alla chiesa parrocchiale ricorda i compaesani Ofelio Baronti e Franco Andreini caduti nella lotta di Liberazione. Sul cippo le loro foto e le date della nascita e della morte, avvenuta rispettivamente il 14 luglio 1944 ed il 25 febbraio 1945, e la scritta “Caddero per la libertà”.
Ofelio Baronti operò dal marzo del ‘44 con la formazione che successivamente porterà il suo nome, nella zona di Canapale, Badia a Pacciana, Chiazzano, S. Agostino, Spedalino, Chiesina Montalese. Nella formazione partigiana, capeggiata da Amerigo Mungai, militavano una quarantina di partigiani fra i quali ricordiamo Armando Valdesi, Angiolo Bruni e lo stesso Franco Andreini. Il gruppo operò soprattutto nel tratto dell’Autostrada Firenze‑Mare che costeggia Canapale e nella zona di S. Agostino, dove passa la ferrovia e si distinse per i danni inferti al sistema di comunicazioni delle truppe tedesche.
Da documenti, confermati da testimonianze orali da noi raccolte in zona nel 1995, in particolare dalla signora Fiorella Piaggi, ci risultò che Baronti cadde in seguito all’esplosione di un ordigno durante la preparazione di una di queste azioni di sabotaggio. La cosa venne confermata in successive pubblicazione che riportarono altre testimonianze. Uno di questi testimoni, la signora Lia Andreini dichiarò: «Sembra che Ofelio stesse chiudendo in un campo vicino alla Chiesa, una cassetta di bombe a mano della formazione partigiana. L’eccessiva pressione esercitata fece esplodere tutto, investendo in pieno il ragazzo. Aveva soltanto 18 anni!», mentre un altro testimone Marcello Lombardi, ribadì: «Avevo allora circa sei anni, mi trovavo vicino alla Chiesa di Canapale. Sentii l’esplosione; vidi volare in aria brandelli di carne, pezzi di vestito… una cosa atroce. Così morì Ofelio Baronti»1.
Carlo Onofrio Gori
Note
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R. Corsini–V. Ghelli, Franco Andreini, Storia… cit., p. 20; cfr. inoltre: M. Francini (a cura di), La guerra…, cit., p. 363; Amerigo Mungai, Nascita ed attività della Banda “Ofelio”, in: R. Risaliti, Antifascismo…, cit., pp. 122–125. ↩